Scritto da Ylenia Cantello
Fare l’esperienza di una notte in un rifugio di montagna è l'occasione per entrare in contatto con altri amanti della montagna.
Un rifugio è il luogo dove scompaiono le barriere linguistiche e si possono creare amicizie per tutta la vita: l’amore per la montagna è un collante fortissimo.
Inoltre essere circondati dall’ambiente montano, così straordinario in tutte le stagioni, ci avvicina alla parte più vera e vitale di noi stessi.
Ma ci sono delle regole da rispettare e norme di buon comportamento, proprio per vivere al meglio questa avventura, rispettare la natura che hai intorno e le altre persone che sono lì con te.
In più nel tuo zaino non possono mancare alcuni oggetti utili.
1 – AVVERTIRE DEL PROPRIO ARRIVO
È sempre buona norma, oltre che un gesto di cortesia, avvertire il gestore del rifugio del tuo arrivo con almeno un giorno di anticipo, ma spesso anche più. In questo modo potrà organizzarsi per quanto riguarda la disponibilità dei posti letto e gli approvvigionamenti di cibo. Gli darai così la possibilità di accoglierti al meglio.
Considera inoltre l’utilità di comunicare al rifugista che dovrà aspettarti quel giorno a quell’ora: nel caso ti accadesse qualcosa, non vedendoti arrivare si attiverà per avviare la tua ricerca.
Inoltre in rifugio è sempre bene arrivare fra le ore 16.00 e le ore 18.30, in quanto alle 19.00 è in genere prevista la cena, e si ha il tempo di rilassarsi, bere qualcosa e fare due chiacchiere.
2 - QUESTO RIFUGIO NON È UN ALBERGO
La prima cosa da avere bene chiara è che un rifugio di montagna non è un hotel.
Spesso nei rifugi più in quota non c'è elettricità di rete, né acqua di rete, né raccolta dei rifiuti, né internet.
Anzi, generalmente non c'è nemmeno segnale telefonico.
In questo modo puoi assicurarti una vera “disintossicazione” digitale.
3 - RISPETTO, RISPETTO E ANCORA RISPETTO
Non lo ripeterò mai abbastanza: rispetta la natura, gli escursionisti che sono in rifugio con te, le persone che lavorano nel rifugio.
Avere spirito di adattamento, essere disponibile e non recare disturbo agli altri ti farà vivere in modo più rilassato e partecipe l’esperienza di pernottamento in rifugio.
Quindi rispetta gli spazi degli altri e gli spazi comuni, sistema le tue cose in modo da creare il minore ingombro e intralcio possibile.
Convivenza e rispetto reciproco per le esigenze di ciascuno sono fondamentali.
Un sorriso e una parola gentile faranno il resto!
4 – VIA GLI SCARPONI
Gli scarponi sono fatti per camminare sui sentieri, non dentro le camere!
Metti nello zaino delle comode ciabatte sottili di stoffa che ingombrano e pesano poco, o delle ciabatte leggere di gomma tipo quelle da piscina, se prevedi di fare la doccia o comunque le preferisci.
Così quando entri nella zona notte del rifugio (che si trova al piano superiore) ricorda sempre di toglierti gli scarponi e indossare le tue ciabatte.
In inverno questa regola vale ancora di più: scarponi e ramponi vanno lasciati all’ingresso nella stanza adibita a deposito.
5 – ACQUA E SERVIZI IGIENICI
L'acqua nei rifugi di montagna viene generalmente fornita dalle sorgenti presenti nella zona e dalla raccolta delle acque piovane in apposite cisterne.
Alcuni rifugi possono anche avere l'acqua calda prodotta grazie ai pannelli solari, ma non sarà disponibile in inverno e nei giorni di brutto tempo. Se è presente una doccia lavati velocemente e lascia il posto agli altri che, come te, vorranno utilizzarla.
Il bagno è condiviso con gli altri escursionisti e non mancano mai lavabi più o meno grandi dove puoi lavarti con dell’acqua fredda.
Metti nello zaino:
- spazzolino e dentifricio (meglio se nel formato da viaggio)
- un asciugamano in microfibra leggero e veloce da asciugare
- una saponetta o sapone liquido biodegradabile.
Ricorda: l’acqua è preziosissima, usala sempre con enorme parsimonia!
6 – TUTTI A TAVOLA
Se hai deciso di pernottare in rifugio, molto probabilmente vorrai anche mangiare.
Molti rifugi oggi offrono soluzioni di mezza pensione a prezzi economici. In più in alcuni rifugi sono previste riduzioni sulle normali tariffe, ad esempio per i soci che presentano la tessera in corso di validità.
Se ti domandi come fanno ad arrivare al rifugio tutte le provviste di cibo, sappi che sono portate a spalla, arrivano con la teleferica o con l’elicottero.
A cena ti troverai spesso in una tavolata unica, o comunque i tavoli sono vicini abbastanza per creare una piacevole occasione conviviale in cui scambiare esperienze e conoscersi.
Ogni rifugio ha i suoi piatti forti, ma tutti portano in tavola i prodotti locali, freschi e genuini: formaggi d’alpeggio, salumi, primi piatti tipici, dolci fatti in casa e l’immancabile polenta preparata in grandi paioli.
Del buon vino, poi, non manca mai, ma se ti ricordi di portarne una bottiglia sarà apprezzata tantissimo.
Alla fine della cena non puoi rifiutare un bicchierino di grappa aromatizzata al gusto che preferisci (la scelta a volte è anche troppa) o di liquore del posto.
A colazione puoi trovare anche marmellate e miele biologici.
Molti rifugi stanno diventando sempre più attenti alle esigenze alimentari degli escursionisti che li frequentano. Per questo se hai necessità specifiche, intolleranze o allergie verso determinati prodotti, puoi farlo presente al rifugista al momento della prenotazione. Sarà felice di venirti incontro con alimenti adatti a te.
Ultima considerazione: dare una mano a sparecchiare e pulire i tavoli è un gesto sempre molto apprezzato. A te non costa niente e puoi anzi vivere più a fondo lo spirito di collaborazione che si respira in rifugio.
7 – E ADESSO SILENZIO
In rifugio si raccomanda di fare silenzio dopo le ore 22.00 (a volte anche prima).
Come puoi immaginare, è molto probabile che le altre persone che pernottano con te dovranno svegliarsi all’alba per intraprendere un’impegnativa salita alpinistica, o semplicemente una lunga escursione. Hanno quindi bisogno di silenzio per dormire, non di sentire le tue chiacchiere.
8 – UN LETTO SOPRA LE NUVOLE
Nei rifugi, generalmente, ci sono delle camerate con letti a castello formati da tavolati di legno, alti anche fino a tre livelli, su cui sono disposti fianco a fianco materassi individuali.
Ovviamente questo schema può variare in base alla disponibilità di spazio a disposizione di ogni rifugio.
Per ogni posto letto è previsto un cuscino e una coperta o un piumone caldi.
Ricordati però di portare con te un sacco lenzuolo leggero e non ingombrante, in cui sistemare il cuscino e infilarti prima di metterti sotto le coperte.
Tieni a portata di mano una torcia frontale dato che dalle 22.00 tutte le luci verranno spente. Se ancora non ce l’hai, comprane una di buona qualità che abbia anche la luce led rossa a bassa intensità e attiva questa funzione se devi alzarti durante la notte (o se devi andare via all’alba) senza rischiare di svegliare i compagni che sono in camerata con te.
Metti nello zaino anche un paio di tappi per le orecchie e una mascherina per gli occhi.
Al mattino fai un ultimo gesto gentile prima di andare via: piega la coperta che ti ha tenuto al caldo tutta la notte e riponila in modo ordinato sul materasso.
9 – I RIFIUTI? NELLO ZAINO!
In molti rifugi la raccolta dei rifiuti è affidata… alle spalle del rifugista! O all’intervento dell’elicottero.
E siccome trasportare i rifiuti richiede tempo, fatica e costi considerevoli, cerca di produrre il minor numero di rifiuti possibile e portali sempre via con te quando torni a valle.
Questa azione dovrebbe essere ormai entrata nel DNA di ogni escursionista. Dimostra il tuo amore per la montagna portando i rifiuti nello zaino, e gettali solo quando sarai arrivato a casa.
Leggi anche l'articolo Leave No Trace: sette principi per vivere il trekking in modo etico →
10 – UN RIFUGIO, UN LIBRO
Prima di lasciare il rifugio scrivi il tuo nome, da dove vieni e dove stai andando, sul libro del rifugio.
In questo modo il rifugista sarà informato sulla prossima tappa del tuo trekking e, in caso di necessità, saprà segnalare ai soccorsi il tuo itinerario.
TUTTO CHIARO?
Adesso, goditi il trekking, la montagna e la tua notte in rifugio!
Ecco un veloce riassunto di cosa ti occorre per una notte in rifugio:
- Sacco lenzuolo
- Ciabatte sottili in stoffa o di gomma leggera
- Abbigliamento comodo o pigiama per dormire in modo confortevole
- Spazzolino e dentifricio, meglio se in formato da viaggio
- Piccola saponetta o sapone liquido biodegradabile in formato da viaggio (come i flaconcini da 100 ml)
- Asciugamani in microfibra, leggera e veloce da asciugare
- Tappi per le orecchie e mascherina per gli occhi
- Torcia frontale con opzione del led a luce rossa
Leggi anche la pagina Come prepararsi per i trekking fotografici →
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